Francesca Frediani, candidata presidente Elezioni regionali Piemonte 8 e 9 giugno 2024
Francesca Frediani, candidata alla presidenza della Regione Piemonte è nata a Genova nel 1973, Frediani si è laureata in Scienze della Comunicazione e recentemente ha conseguito una seconda laurea in Filologia Moderna, coltivando il suo sogno di diventare insegnante.
Ex formatrice professionale in ambito informatico in una storica azienda eporediese, il suo percorso politico è iniziato con l’attivismo locale, nel Movimento No TAV in Valsusa, dove vive fin dall’infanzia, e successivamente nel M5S, da cui si è allontanata per divergenze politiche. Eletta per la prima volta in Consiglio Regionale del Piemonte nel 2014, è stata riconfermata nel 2019. Durante il suo mandato, Frediani si è distinta per il suo impegno in favore della tutela del territorio.
Frediani ha posto grande attenzione alle politiche sociali, concentrandosi su temi come l’inclusione, l’equità, lottando anche per migliorare le condizioni dei detenuti. Particolarmente sensibile al tema del disagio giovanile, è prima firmataria della legge sull’implementazione della psicologia scolastica. Ha promosso l’istituzione della Commissione permanente per la promozione della cultura della legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi e ha introdotto l’obbligo di costituzione di parte civile della Regione nei processi per mafia sul territorio piemontese.
Sensibile al tema dei diritti degli animali, ha ottenuto l’approvazione della sua legge per promuovere una sperimentazione senza utilizzo di animali, ha partecipato a esposti contro gli allevamenti intensivi, inserito in legge il superamento dei circhi con animali e contribuito al Testo Unico sul benessere animale, ottenendo l’introduzione del divieto di utilizzo della catena per i cani.
La sua campagna elettorale per il 2024 si fonda su un programma che pone al centro la pace. Tra le sue principali proposte ci sono la difesa della sanità pubblica e della mobilità sostenibile e la difesa del diritto al dissenso delle giovani generazioni. La sua visione per il Piemonte è quella di una regione che investa nei servizi realmente utili, nella cultura e nell’istruzione e non nelle grandi opere inutili o nell’industria bellica.
La sua candidatura rappresenta una reale alternativa al sistema creato da centrodestra e centrosinistra che ha governato per anni il Piemonte.