Mi chiamo Alice Rocchigiani, sono nata a Prato il 15/03/1998,

Appena diplomata a Firenze mi sono trasferita a Roma per frequentare un corso di costume per lo spettacolo, nel mentre lavoravo precariamente come cameriera e babysitter.
Quando 3 anni fa mi sono trasferita a Torino mi sono imbattuta nella stessa precarietà lavorativa facendo vari lavori anche contemporaneamente, a stessa precarietà che tutt’ora vivo facendo l’affidataria per ragazze diversamente abili.
Questo lavoro mi ha messa di fronte a che cosa significa l’assenza totale dell’intervento dello stato nelle periferie di questa città che vengono abbandonate intensificando l’emarginazione di tutti quei soggetti fragili che non hanno alcuna assistenza da chi invece dovrebbe tutelarli.
Rapportarmi con una realtà che sotto ogni punto di vista fa vedere come le contraddizioni di questo sistema si ripercuotano sui giovani e sulle classi popolari mi ha messa di fronte alla convinzione che solo attraverso la lotta si può cambiare lo stato di cose esistenti.
Nel 2021 ho incontrato l’organizzazione giovanile comunista Cambiare Rotta.
Attraverso la militanza in questa organizzazione ho partecipato alle lotte studentesche e universitarie che hanno visto gli studenti protagonisti delle mobilitazioni contro la presenza dei fascisti nelle università a cui vengono lasciati sempre più spazi di agibilità politica.
Ma anche alle mobilitaziono contro il carovita e il caro affitti per un modello di istruzione che sia veicolo di emancipazione e non volto a riproporre la stessa precarietà di vita e lavorativa con cui la nostra generazione è costretta a rapportarsi ogni giorno.
Da sempre ci battiamo inoltre contro la complicità degli atenei con soggetti che promovuono e che portano avanti concretamente ricerca a fini bellici e produttori diretti di armi che sempre di più sono presenti nelle collaborazioni con le università di Torino.
Abbiamo sempre inoltre denunciato e condannato le partnership di ogni natura che ci sono tra gli atenei di tutto il Piemonte e gli atenei Israeliani anche con progetti direttamente legati all’apartheid e al genocidio in Palestina.
Lottiamo anche contro ogni accordo di ricerca e collaborazione dell’università e della città di Torino con il progetto ecocida della TAV, un progetto basato sul profitto e sulla devastazione ambientale a cui fermamente ci opponiamo e che crediamo sia il riflesso di un modello incompatibile con questo pianeta che sempre di più ci trascina verso l’infarto ecologico.
Ho deciso di candidarmi con Piemonte Popolare perché credo fermamente che si sia bisogno di un’alternativa politica che parta dall’opposizione alla guerra e alla Nato, dal sostegno alla Palestina, dalle esigenze delle classi popolari e della nostra generazione, dalla lotta ambientale, e che sia antifascista e contro l’avanzare delle destre e delle false opposizioni a questo governo